Le strutture piramidali, fin dai tempi più antichi, sono comuni in tutte le regioni del mondo. E’ come se un insondabile filo conduttore abbia unito le culture e le pratiche architettoniche delle popolazioni in un dato momento storico.
L’esempio più emblematico è l’Egitto, ma numerose strutture piramidali sono state rinvenute in America, in Cina, ed in Europa. Alcuni studiosi ritengono la piramide sia, sotto il profilo architettonico, la struttura ideale tenuto conto dell’arretrato sviluppo tecnologico delle civiltà passate: insomma, il necessario punto di approdo delle tecniche ingegneristiche dell’antichità. Altri, invece, sostengono che una grande civiltà scomparsa abbia diffuso le sue conoscenze in tutti i luoghi del pianeta. I cultori del complotto, infine, asseriscono che il tutto è opera di civiltà extraterrestri che hanno visitato la Terra in un passato remoto.
Ad alimentare questi interrogativi, destando stupore, sopraggiunge quella che potrebbe essere una delle più importanti scoperte archeologiche di tutti i tempi. Alcuni esploratori impegnati nella scalata della montagna più alta dell’Antartide (la Massiccio Vision) hanno scattato alcune fotografie che, sullo sfondo, ritraggono quella che, a tutti gli effetti, sembra essere una piramide artificiale. Le foto risalgono al 2010 e lo strano oggetto è ubicato nella zona interna, a circa 20 chilometri dalla costa.
Ulteriori fotografie acquisite nella spedizione, immortalano altre due strutture di forma piramidale, anch’esse di verosimile fattura artificiale. Insomma, sembra trattarsi di manufatti di creazione umana e non di semplici giochi di luce od oggetti levigati dalla natura.
La foto che ritrae due Piramidi in Antartide
Purtroppo, Google Maps non consente l’accesso a questa remota area geografica, con la conseguenza che le uniche indagini possono derivare da sopralluoghi diretti e da un approfondito studio della zona.
Per la verità, quelle sopra riportate non sono le uniche immagini esistenti su strutture piramidali tra i ghiacci. Nel 2009, Renè Robert (esploratore francese presso la base di ricerca belga Princess Elisabeth Station) ha scattato interessantissime immagini nei pressi della base. Proprio alle spalle della stazione di ricerca, sembra stagliarsi una piramide a gradoni. Anche in questo caso, al momento, non è possibile appurare se si tratta di strutture scolpite dalla natura ovvero di un manufatto di origine umana. E’ la prova dell’esistenza di un’antichissima civiltà vissuta in Antartide prima della glaciazione o stiamo solo fantasticando? Nel primo caso, è certo che la storia dell’umanità dovrebbe essere riscritta dalle fondamenta.
A tal proposito, giova osservare che la scienza ufficiale non esclude che, prima della glaciazione, il Polo Sud fosse una terra ospitale e ricca di vegetazione (come testimoniato dei resti di polline e da spore ritrovati durante le ricerche). Anzi, è un dato assodato che (53 milioni di anni fà) l’Antartide godesse di un clima tropicale e particolarmente ricco, con temperature superiori ai 10 gradi nel periodo invernale e 25 nel periodo estivo. Tutto lascia supporre che un tempo il Polo Sud potesse essere una zona popolata da numerose specie animali.
L’ultima glaciazione risale a circa 15 mila anni fà, quando l’Antartide fu interamente ricoperta dai ghiacci. Si tratta di uno dei periodi più oscuri e meno conosciuti. E’ proprio in quest’arco temporale che la maggior parte delle culture del mondo collocano un grande cataclisma (denominato diluvio universale) che ha sconvolto la geografica del pianeta, dovuto (probabilmente) all’impatto di un meteorite o di una cometa.
Secondo alcuni ricercatori, le Piramidi di Giza sarebbero state edificate anteriormente al 10.000 A.C., per testimoniare la drammatica scomparsa di un’antichissima civiltà che avrebbe divulgato le proprie conoscenze in tutti i luoghi del pianeta. Questa conclusione, secondo Robert Bauval ed Adrian Gilbert, è desumibile dalla posizione delle tre grandi piramidi che corrisponde ad una configurazione delle costellazioni (Orione) visibile solo in epoca anteriore al 10.500 A.C..
Questa tesi sembra essere confortata dal ritrovamento di antiche mappe (vedi Piri Reis) che descrivono l’Antartide privo di ghiacci ed un mondo diverso da come oggi lo conosciamo.
Forse le Piramidi hanno una matrice comune. O forse no. Ma, l’eventuale presenza di queste strutture in Antartide è un fatto indicativo che lascia poco spazio ad interpretazioni alternative.