La Lalaurie Mansion. La casa infestata dai fantasmi

La Lalaurie Mansion. La casa infestata dai fantasmi
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LA LAURIE MANSION. LA CASA INFESTATA DAI FANTASMI

Quotata al Registro Nazionale dei Luoghi Storici Lalaurie House si distingue ancora per i suoi misteri.
Nella città più infestata d’America, si parla di fantasmi inquieti e tanti segreti si nascondono tra le mura di questa grande villa infestata.
In Rue Royale, si trova questa pittoresca vecchia casa di moda, di cui tanto si è scritto e attorno alla quale si narrano tante storie assurde e bizzarre. Pochi, nel paese di Faubourg, osano passare davanti alla casa, dopo il calar della notte, o nelle sue vicinanze. Ma se qualcuno passasse nelle vicinanze della casa, un forte brivido gli farebbe affrettare il passo con il fiatone e il cuore in palpitazione.
E come se spiriti e fantasmi di mezzanotte vi aleggiassero vicino, pronti ad esercitare un fascino mistico su tutti coloro che osano invadere il suo recinto perturbante.
L’edificio a tre piani, all’angolo sud-est della Royal sovrasta la strada Nicholls, uno dei più rinomati residence privati nella vecchia New Orleans, e che ha ottenuto il titolo misterioso.
La casa dei fantasmi ha origine da una storia, spesso ripetuta, in cui gli spiriti dei torturati, schiavi delle loro catene, girano durante le ore di mezzanotte in ricordo della terribile punizione inflitta loro dalla padrona, una signora dell’Alta Società della vecchia New Orleans, che trovava un particolare piacere nel trattare i suoi schiavi in modo disumano.
Come tutte le storie del genere, la storia è caratterizzata da una ferocia ricostruita con innumerevoli modifiche della stessa, è probabile che anche la storia originale di oltre un secolo fa fosse una grossolana esagerazione.
Ora sembra che la padrona di questa casa sia stata una delle prime vittime del giallo in questo paese, e che era diversa dalla tradizionale figura di ‘diavolo’ a lei attribuita, o meglio è possibile sia stata diffamata.
I fatti di questa ‘strana storia vera’ sono i seguenti: i racconti tradizionali del Vieux Carre attribuita al fatto che questa casa è stata costruita nel 1780 da due fratelli, Jean e Henri de Remarie, e che, personaggi come il maresciallo Michel Ney, celebre condottiero di Napoleone, il duca d’Orleans, poi, Luigi Filippo, re di Francia, e il marchese de Lafayette abbiano dormito in questa dimora.
Ma siamo costretti a fare le osservazioni pertinenti ossia: non è mai stata abitata dal maresciallo Ney Louisiana, mentre Luigi Filippo era qui nel 1798, e Lafayette ha visitato New Orleans nel 1825, ma ‘La casa fantasma’ non fu costruita fino al 1832!
Ci sono quelli che denunciano l’accuratezza storica quando si distrugge la tradizione fallace … coloro che sostengono che una buona storia non deve mai essere sacrificata e crocifissa sulla croce dalla verità.
Proprio come si ammira la tradizione della vecchia New Orleans, la nostra missione è di ricreare una storia fattuale e i suoi punti di riferimento, riguardo il Vieux Carre.
Così, per stare ai fatti, dobbiamo sottolineare che il lotto su cui è stata acquistata ‘ La casa dei fantasmi’ sorge con Madame Louis Lalaurie, nel 12 settembre 1831, da Edmond Soniat du Fossat, la casa fu costruita ma non fu pronta fino alla primavera del 1832.
Poco dopo l’acquisto della Louisiana, il 26 marzo 1804, il marito di Delphine Macarty è stato richiamato alla corte di Spagna, una lettera che porto’ il comando regale affermava che il giovane ufficiale spagnolo avesse preso il suo giusto posto a corte, come si addiceva alla sua nuova posizione. 

A questo punto Don Ramon è stato console generale di Spagna in questo nuovo territorio americano.

Mentre era in rotta verso Madrid, Don Ramon morì improvvisamente,e pochi giorni dopo sua figlia nacque nella città cubana.

Questa bambina fu battezzata con il nome di Marie Delphine Borja Lopez y Angula de Candelaria ,ma divenne nota negli anni successivi come ‘Borquita, che significa ‘superba, vanitosa’, fu chiamata così in seguito, dalla nonna di suo padre.
Rimasta vedova, Delphine Macarty e la sua bambina tornarono a New Orleans.
Quattro anni dopo, nel 1808, si sposò di nuovo, scegliendo come suo consorte un importante banchiere, commerciante, avvocato, e legislatore, di nome Jean Blanque, nativo di Bearn e che era giunto in Louisiana come Prefetto Laussat nel 1803.
Al tempo del suo matrimonio, 16 giugno 1808, Blanque acquistò la residenza a 409 Royal Street e in questa casa Delphine diventò madre di altri quattro bambini: Pauline Marie Louise, Louise Marie Laure, Marie Louise Jeanne, e Jean Pierre Paulin Blanque .
In questa elegante casa, Royal Street o nel ‘Blanque Ville, posta in un luogo incantevole, affacciata sul fiume Mississippi, appena sotto i limiti della città, Delphine Macarty Blanque passava il suo tempo in luoghi frequentati da persone socialmente elevate.
Jean Blanque morì nel 1816, e Delphine Macarty rimase vedova, si risposò il 12 giugno 1825.
Il suo terzo marito fu il Dott. Leonard Louis Nicolas Lalaurie, nativo di Villeneuse-sur-Lot, Francia, giunto a New Orleans per stabilirsi lì come medico.
Borquita, figlia del primo matrimonio, divenne la moglie di Placide Forstall, membro di una nota famiglia della Louisiana, e Jeanne Blanque sposò Charles Auguste de Lassus, unico figlio di Don Carle de Lassus, ex governatore della Upper Louisiana, e più tardi governatore del posto di Baton Rouge di West Florida quando fu sotto il dominio spagnolo.
Il palazzo Lalaurie fu eretto nel 1832 e per i successivi due anni fu teatro di molti eventi di moda e intrattenimenti.
Il pomeriggio del 10 aprile 1834, un cuoco appicco’ un’incendio nella casa durante l’assenza della sua padrona.
Quando i vicini si precipitarono nella casa per combattere il fuoco e per tentare di salvare i mobili e altri oggetti di valore, gli schiavi si trovavano incatenati nelle loro camere.
Anche se l’incendio fu domato, l’indignazione di coloro che trovarono gli schiavi inermi divampò alta e il redattore di un giornale, Girolamo Bayon dei Bee, pubblicò un resoconto dell’accaduto, citando quelli che avevano assistito alla fine degli schiavi di Lalaurie.
Questo resoconto del giornale suscito’ indignazione pubblica a tal punto che il 15 aprile una folla, guidata da irresponsabili, si recò verso la casa per vendicarsi di tanta cattiveria. I teppisti furono infine calmati e allontanati dopo la loro protesta per l’attribuzione del caso a uno sceriffo incompetente.
Durante l’invasione di Lalaurie, la signora e suo marito presero i loro bagagli e con il loro fedele cocchiere, presero il loro nero cavallo per andarsene, ma si diffuse la voce e una marmaglia di gente li rincorse bestemmiando mentre i protagonisti con i cavalli , si facevano strada fuori dalla città.
Né Delphine, né il marito tornarono mai piu’ a New Orleans.
Rimasero a Parigi, dove vivevano onorati e rispettati, nonostante le storie sensazionali che vissero dopo la vicenda a New Orleans.
Dopo la sua morte il 7 dicembre 1842, il corpo di Delphine, fu segretamente trasportato a New Orleans e sepolto nel n. 1 St. Louis Cemetery.
Il palazzo Lalaurie fu venduto a diversi proprietari, ma i racconti delle persecuzioni e l’appuntamento a mezzanotte dato dalle apparizioni dei fantasmi , crebbero a dismisura.
Un avvenimento particolare, secondo il racconto più citato, riguarderebbe una schiava bambina che, per sfuggire alla frusta della sua padrona, si arrampicò sul tetto e saltò dal tetto, provocando la sua morte nel cortile sottostante. Un altro racconto, era che la padrona di casa avesse sepolto per bene tutte le sue vittime nel cortile. L’impressione generale fu dunque che il luogo era infestato ed era sufficiente sentire il fenomeno al passaggio delle persone vicino la casa, dopo il tramonto.
La tradizione vuole che la porta d’ingresso in ferro battuto fu creata dagli schiavi di Madame Lalaurie tenuti ammanettati.


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