Louis Le Prince è un inventore poco conosciuto. Eppure è stato il primo scienziato a riprodurre immagini in movimento su una pellicola. Lo ha fatto prima di Thomas Edison e dei fratelli Lumiere (inventori del cinematografo).
Le Prince riuscì a registrare i primi filmati nel 1888, in Inghilterra. Le sue ricerche si intensificarono, spaziando dalla fotografia alla pittura.
Era nato in Francia, il 28 Agosto del 1841. In Francia ed Inghilterra approfondì lo studio della chimica e della fotografia (da giovane ebbe come maestro Daguerre, amico del padre e pioniere della fotografia). Nel 1866 si trasferì in Inghilterra dove, dopo essersi sposato, fondò la Scuola Tecnica. Successivamente si trasferì negli Stati Uniti, dove iniziò a costruire lenti ottiche ed a svolgere espeimenti su pellicola.
Louis Le Prince sparì misteriosamente il 16 Settembre del 1890. Si trovava negli Stati Uniti e doveva recarsi a Parigi per trovare alcuni vecchi amici. Fù visto l’ultima volta alla stazione ferroviaria di Digione. Da quel momento di lui non si è avuta alcuna notizia ed il suo nome è caduto nell’oblio.
La polizia francese e Scotland Yard effettuarono vane ricerche senza mai pervenire ad alcun risultato. La sua scomparsa è rimasta nell’oblio fino a quando Alexis Bedford, uno studente americano, ha rinvenuto (negli archivi della Biblioteca di New York) un documento sorprendente.
Bredford stava svolgendo studi nel campo della storia della fotografia e, per questa ragione, era stato autorizzato a consultare gli archivi riservati della Biblioteca di New York. Durante la sua indagine, si imbattè in quel che appariva un vecchio libro rilegato in pelle, contenente appunti autografi di Thomas Edison.
Sfogliando e studiando il testo, scoprì una nota autografa in cui Thomas Edison aveva scritto ” Eric mi ha chiamato oggi da Dijon. E ‘stato fatto. Il principe non c’è più. Questa è una buona notizia. L’omicidio non è il mio mestiere. Sono un inventore e le mie invenzioni per le immagini in movimento possono ora andare avanti ”.
Bredford rimase stupito nel leggere quelle affermazioni e, per sincerarsi dell’autenticità del manoscritto, su autorizzazione del Direttore della Biblioteca, lo consegnò allo storico Robert Myre.
Myre, dopo una lunga ed attenta analisi (condotta comparando la grafia originale di Edison) giunse alla conclusione che il manoscritto era autentico e che quella frase era stata scritta di pugno da Thomas Edison.
Si tratta di una notizia sensazionale e sorprendente che fà luce non soltanto sulla scomparsa di Louis Le Prince ma, anche e sopratutto, sulla figura di Thomas Edison.
In definitiva, Louis Le Prince era stato assassinato e, nella sua morte, vi era anche il coinvolgimento (diretto o mediato) di Thomas Edison. Con ogni probabilità, Le Prince aveva effettuato scoperte nel settore delle immagini in movimento cui Edison stava ancora lavorando. La morte di Le Prince sarebbe pertanto legata all’interesse delle industrie e multinazionali cui Edison era legato e con cui aveva ben precisi accordi economici.
Peraltro, non è un fatto nuovo che Edison sia stato uno “scienziato” cinico e legato al potere. Il caso più eclatante e singolare è quello di Nikola Tesla (scienziato di eccelsa levatura) che Edison sfruttò per realizzare la sua più grande invenzione (la lampadina). Tesla (che probabilmente ne era il vero inventore) fu bistrattato, screditato e tacciato di follia. Edison gli rifiutò persino il pagamento del compenso pattuito. Anni dopo, Tesla ideò la corrente alternata (che stà alla base di tutti gli odierni sistemi elettrici) ed Edison lo contrastò pubblicamente (portando avanti l’errata idea della corrente continua) organizzando (con l’ausilio di potenti gruppi industriali) orrendi spettacoli in cui venivano “carbonizzati” animali di ogni genere e tipo.
Non stupisce che Louis Le Prince sia stato assassinato e che Thomas Edison abbia avuto piena conoscenza dell’accaduto.