Davvero un bel mistero quello di Death Valley. In questa vasta ed arida zona del Nevada (nota perchè al suo interno si trova la famosa Area51) si verifica uno stranissimo (e finora non compiutamente) spiegato fenomeno fisico: le pietre e le rocce letteralmente camminano nel deserto.
Gli studiosi, da decenni, cercano di dare una spiegazione logica a quanto accade nel Raceetrack, la superficie di un lago asciutto vicina a Las Vegas, nella Valle della Morte (Death Valley), a 100 metri sotto il livello del mare.
Il fenomeno è stato verificato osservando le tracce lasciate sulla sabbia dalle pietre, che tracciano una scia tra il punto di inizio e quello di arrivo. Tuttavia, nessuno ha mai potuto osservare direttamente il movimento delle pietre, mentre esistono centinaia di miglia di foto che ritraggono l’evento.
I rilievi fotografici e documentali attestano che le rocce seguono spostamenti irregolari, talvolta lineari e talvolta circolari, mentre le pietre ritraggono un moto leggermente ondulatorio. La velocità di spostamento sembra essere di circa 3 chilometri orari.
Le teorie formulate fino ad ora sono sostanzialmente tre.
La prima è che il movimento delle pietre sarebbe ingenerato da forti folaghe di vento, caratteristiche della zona, incidenti sulla vischiosità del terreno bagnato dalle piogge.
La seconda teoria, proposta dal Goddard Space Flight Center della NASA, afferma che le pietre slitterebbero su piccoli strati di ghiaccio, sospinte dal vento.
Infine, gli scettici sostengono che il fenomeno è da attribuire all’intervento di forze extra-terrestri (simili a quelle ricondotte ai crops circles) che intendono lanciare divertiti messaggi al genere umano.
Tra scienza e fanta-scienza, c’è anche chi ritiene che le pietre non si muovano affatto spontaneamente ma che siano trascinate da qualche sconosciuto burlone, forse sollecitato dal perseguire un preciso piano di marketing.
Burla a parte, il fenomeno delle pietre nella Death Valley necessità di un approfondimento scientifico.