Il primo Febbraio del 2013, Elisa Lam, ragazza ventunenne di origine cantonese, venne trovata morta nella cisterna di un hotel di Los Angeles. I suoi ultimi momenti di vita sono stati ripresi dalla videocamera posta all’interno dell’ascensore dell’albergo. La sua morte resta ancora oggi un mistero, infittito dalle bizzarre riprese in ascensore.
Elisa Lam nel giorno della sua laurea in compagnia della sorella e della madre
Elisa Lam
Elisa Lam, il cui vero nome era Lam Ho Yi, era una giovane studentessa universitaria che frequentava l’Università di Vancouver. Nel tempo libero, gestiva un blog (Ether Fields) che si occupava di depressione, salute mentale e disturbo bipolare.
Nel mese di Gennaio del 2013, Elisa decise di intraprendere un viaggio in California, programmando di visitare Los Angeles, San Francisco, Sant Diego e Santa Cruz, ma un tragico e misterioso evento ha definitivamente interrotto la sua vita ed il suo viaggio.
Il Cecil Hotel
Il 26 gennaio 2013, Elisa Lam giunse a Los Angeles ed effettuò il check-in presso il famoso Cecil Hotel.
L’Hotel Cecil di Los Angeles
L’Hotel Cecil ha una tradizione sinistra ed inquietante. L’albergo è noto perchè al suo interno si sono verificati eventi misteriosi, numerosi suicidi e morti sospette. I noti serial killer Richard Ramirez e Jack Unterweger lo utilizzarono come nascondiglio durante le loro imprese omicidiarie. Negli anni ’60, l’Hotel Cecil si guadagnò il soprannome di “Hotel del suicidio“.
La scomparsa
Elisa Lam aveva programmato di lasciare l’hotel per il 3 Gennaio, ma quel giorno non si presentò alla reception, inducendo il personale a ritenere che fosse partita dimenticando di fare il check out. La circostanza, invece, allarmò subito i genitori, con cui aveva un rapporto quotidiano.
Fu immediatamente avvertita la polizia di Los Angeles che non trovò alcuna traccia della ragazza al Cecil Hotel e nei dintorni. Si appurò che, giorni prima, Elisa aveva pubblicato sul suo blog alcuni post in cui affermava di avere smarrito il cellulare.
Ben presto, gli investigatori si imbatterono in un riscontro incredibilmente inquietante: un video che ritraeva la ragazza in ascensore.
Il video di Elisa in ascensore
Il video mostra Elisa Lam all’interno dell’ascensore tenere uno strano comportamento: entra ed esce dall’abitacolo, salta dentro e poi fuori, preme pulsanti in modo casuale e sembra volersi nascondere da qualcosa o qualcuno. In una delle sequenze, la ragazza sbircia fuori dall’ascensore, quasi volesse assicurarsi della presenza od assenza di qualcuno. Infine, si allontana dall’inquadratura. Non si nota la presenza di altre persone. Si tratta dell’ultimo filmato che ritrae la donna viva.
La tragica scoperta
Nei giorni successivi, alcuni clienti dell’hotel si lamentarono dello strano colore e sapore dell’acqua che usciva dai rubinetti. Il 19 Febbraio del 2013, fu avvisato il servizio di manutenzione che provvide ad ispezionare le vasche ed i serbatoi d’acqua dell’albergo. In uno di essi, fu ritrovato il cadavere di Elisa. Il corpo era nudo ed i vestiti, gli stessi che indossava nel filmato della CCTV, fluttuavano accanto.
Le operazioni di recupero del corpo di Elisa nelle cisterne d’acqua del Cecil Hotel
Fu una scoperta scioccante, che sollevò molti interrogativi, teorie e speculazioni. L’unico dato certa era che Elisa era morta per annegamento ed il suo corpo era rimasto nella cisterna per tre settimane. Tutto il resto era un mistero. Come aveva fatto la ragazza ad entrare nella vasca? Era stato qualcuno a buttarla dentro? Perchè il suo corpo era nudo? Aveva subito violenze? Si trattava di suicidio, omicidio o di qualcos’altro?
Indagini sulla morte di Elisa Lam
Il dipartimento di polizia di Los Angeles interrogò diverse persone, sia ospiti dell’albergo che residenti nella zona, ma non riuscì a ricostruire le ultime ore di vita ed i movimenti della povera ragazza. I dipendenti del Cecil Hotel riferirono di aver sempre visto Elisa da sola e mai in compagnia di qualcuno. Una sola persona aveva interagito con Elisa il giorno della scomparsa: il proprietario di una libreria vicina all’Hotel, cui Elisa si era rivolta per acquistare alcuni libri di musica.
Ipotesi dell’Omicidio
Molti elementi di quella strana vicenda lasciarono perplessi gli investigatori, soprattutto il filmato delle riprese in ascensore. Si ipotizzò che la ragazza potesse essere inseguita o minacciata da qualcuno che l’avesse uccisa e poi nascosto il corpo nella cisterna.
Tuttavia, i dati dell’autopsia non confortavano questa tesi. Non vennero riscontrati segni di violenza sessuale, traumi o contusioni. La causa della morte era esclusivamente riferibile ad annegamento. Inoltre, risultava improbabile che qualcuno potesse avere costretto la vittima, ancora in vita, a salire sul tetto dell’hotel e poi entrare nell’angusta cisterna.
Infine, pur supponendo che qualcuno avesse indotto la ragazza ad uscire dall’ascensore conducendola sul tetto dell’albergo, come era possibile che il personale non se ne fosse avveduto e come potevano essere stati elusi i sistemi di sorveglianza?
Ipotesi Paranormale
Elisa Lam che sembra nascondersi da qualcuno
Alcuni hanno ipotizzato che Elisa stesse comunicando con una strana entità o presenza invisibile nell’ascensore, che la portò alla morte. Questa teoria si basa anche sulla strana storia del Cecil Hotel, noto per essere un luogo presumibilmente infestato ed in cui si sono verificati diversi eventi inspiegabili e numerosi crimini. Lo strano comportamento di Elisa ed i suoi inspiegabili movimenti, all’interno ed all’esterno dell’abitacolo, ne sarebbero una prova.
Ipotesi dell’episodio maniacale
Elisa Lam soffriva di un disturbo bipolare e proveniva da una storia di depressione. Ciò indusse molti ricercatori ad ipotizzare che la ragazza fosse stata colta da un evento manicale che ne influenzò il ragionamento e comportamento cognitivo.
La relazione tossicologica rivelò che Elisa non aveva assunto con regolarità alcuni psicofarmaci. Nel suo corpo vennero trovate tracce di un antidepressivo e di uno stabilizzatore dell’umore. Farmaci che la ragazza aveva assunto nei giorni antecedenti la morte e non in quello della sua scomparsa.
L’immagine di una sorridente Elisa Lam
I medici le avevano anche prescritto un farmaco antipsicotico, il Seroquel, che la donna non assumeva più da diversi giorni. Nel corpo, erano assenti tracce di alcol o droghe.
La mancata assunzione di questi farmaci potrebbe fare ipotizzare una compromissione dell’equilibrio psico-fisico di Elisa ed una correlazione con eventuali allucinazioni, paranoie, manie di persecuzione, manifestazioni maniacali e tendenza al suicidio.
Il direttore del Cecil Hotel riferì alla polizia che inizialmente Elisa aveva prenotato una stanza multipla, per poi scegliere una singola, e che nei giorni antecedenti la morte, mostrava uno strano comportamento.
Un caso irrisolto
Alcune testimoni sostengono che per accedere al tetto dell’hotel, Elisa avrebbe dovuto seguire un percorso impraticabile e comunque vietato agli ospiti della struttura.
Un fatto strano è che, subito dopo il ritrovamento del corpo, nella zona scoppiò un’epidemia di tubercolosi. Per una incredibile coincidenza, i kit per il test della tubercolosi utilizzati dagli ospedali sono stati denominati LAM-ELISA (abbreviazione di Enzyme-Linked Immunosorbent Assay). Alcune inverosimili teorie ritengono che Elisa sia stata soggetto di prova per questi test antidroga, che si sono poi conclusi con il suo omicidio.
Le circostanze della morte di Elisa hanno ispirato la trama di un film horror del 2005, Dark Water. Il film narra la storia di una giovane ragazza che annega nella cisterna sul tetto di un hotel. Prima della sua morte, la protagonista entra in un ascensore, accede ad una scala antincendio ed indossa la giacca dello stesso colore di Elisa il giorno in cui è morta.