Reperto alieno ritrovato in Cile
Se la notizia sarà confermata è davvero clamorosa. L’ufologo Steven Greer ha affermato di avere rinvenuto in Cile una creatura di probabile origine aliena ed extraterrestre.
Si tratta di un essere solidificato e mummificato, dell’altezza di circa dodici centimetri, dotato di una grossa testa e di un corpo sottile. Steven Greer è assolutamente convinto che si tratti di un reperto di natura aliena e che prova definitivamente l’esistenza di vita extraterrestre.
Per approfondire la verità della notizia, andiamo per gradi.
Cominciamo col dire che Steven Greer è un ufologo piuttosto noto nella comunità internazionale che, anche in passato, ha diffuso notizie “clamorose” poi rilevatesi infondate.
Greer esercita attività come osteopata ed è fondatore del Disclosure Proiject, un’organizzazione il cui scopo principale è accertare l’esistenza di vita aliena e rivelare la presenza di intelligenza extraterrestre.
Nell’estate del 2012, Greer aveva annunciato di avere rinvenuto in Cile un reperto biologico sorprendente ovvero un essere, di circa 12 centimetri di altezza, del tutto simile ad un alieno grigio. Dopo l’annuncio, il ricercatore aveva affermato di essere disposto ad eseguire approfonditi test scientifici, per verificare l’origine e la natura del reperto.
La comunità internazionale, e gli stessi esperti di ufologia, avevano preso con le pinze questa “scoperta”, anche perchè Steven Greer è in attesa di pubblicare un film-documentario (Sirius) sulla esistenza di vita extraterrestre.
In sostanza, la comunità scientifica riteneva dovesse trattarsi di una subdola trovata pubblicitaria.
Tuttavia, a distanza di poco meno di 5 mesi dall’annuncio, Greer ha divulgato nuove e più dettagliate informazioni, scrivendo che, dopo settimane di viaggio, lui, il Dott. Bravo ed Emery Smith hanno raggiunto l’ignoto paese che ospita il reperto ove hanno effettuato i primi esami ai raggi X, una Tomografia Assiale Compiuterizzata (Tac) e prelevato alcuni campioni di DNA.
” Dopo molte settimane di viaggio, siamo di ritorno con i risultati strabilianti ottenuti dallo studio di quel piccolo, potenziale corpo extraterrestre. Io, il Dottor Bravo ed Emery Smith abbiamo raggiunto il paese che ora ospita l’essere e siamo stati in grado di effettuare esami ai raggi X e una Tomografia Assiale Computerizzata dell’intero corpo. Abbiamo poi prelevato campioni di DNA in condizioni sterili. Ora verranno analizzati da uno dei genetisti più importanti al mondo“.
Cosa avrebbero dunque rivelato i raggi X e la Tac? Sentite: “Hanno mostrato un organismo biologico intatto ed umanoide, senza alcun dubbio. Le sorprendenti immagini in 3-D lo hanno ricostruito nel dettaglio e così abbiamo potuto vedere i suoi organi interni, come i polmoni e una struttura che io sono pressoché sicuro sia il suo cuore.
Tali immagini sono state appena esaminate dalla massima autorità mondiale in fatto di anomalie scheletriche, displasie e sindromi fetali: ha stabilito che questo essere ha una struttura scheletrica differente dalla nostra. Sappiamo inoltre che non è un ominide antico e sebbene abbia un aspetto umanoide non è apparentemente umano.” Quindi simile a noi, ma non uno di noi.
Anche l’eventualità che si tratti di un feto umano abortito è assolutamente preclusa. “Sia questo esperto, sia il radiologo che è a capo del laboratorio dove sono stati effettuati gli esami hanno affermato che la densità ossea impedisce che il corpo possa essere quello di un feto di 20-22 settimane”, spiega Steven Greer. “C’è semplicemente troppo calcio nelle ossa di questa creatura per poter essere un feto di quell’età. Entrambi i medici concordano che la morte deve essere avvenuta dopo la nascita, ovvero è sopravvissuto per un certo tempo al di fuori dell’utero, ammesso che si trovasse dentro un utero...”
Ce n’è abbastanza per rimare sbigottiti. Ma manca la prova regina: il test del Dna, l’unico a poter togliere ogni dubbio per sgombrare il campo da mille illazioni. “Le procedure sono complesse e richiedono parecchio tempo. Stiamo utilizzando tutte le tecniche più sofisticate a nostra disposizione e il gruppo di studiosi al lavoro è il migliore e il più preparato che potessimo assemblare. Ci vorranno circa due mesi o forse più“, assicura il dottor Greer.
Quindi entro Marzo dovrebbe arrivare il responso definitivo su questo caso sorprendente che entusiasma gli assertori della presenza sulla Terra di creature aliene e che invece lascia del tutto increduli gli scettici convinti. Questo presunto E.T. sarebbe stato rinvenuto nel deserto di Atacama, in Cile, proprio nelle vicinanze del luogo in cui alcuni testimoni nel 1997 avevano visto cadere un’astronave a forma di uovo...
Sul luogo dello schianto sarebbe intervenuto anche il marine americano Jonathan Weygandt, intervistato di recente da Greer. Il militare si sarebbe trovato proprio a pochissimi metri dall’astronave, che descrive come “qualcosa a metà tra un uovo e una lacrima”, che perdeva uno strano liquido organico. Era spaventato da quello che vedeva, ma a calmarlo sarebbero stati gli stessi occupanti dello strano velivolo, che tentavano di comunicare telepaticamente con lui .
Subito dopo, il marine venne arrestato da una squadra speciale. “Credevo che mi avrebbero ucciso”, ha raccontato “mi dicevano che non avrei dovuto trovarmi in quel posto, che sarei diventato pericoloso se mi avessero lasciato andare”. Il capo di questo manipolo lo avrebbe minacciato dicendogli: “Tu non hai visto niente, io non esisto, questo fatto non è mai accaduto. Se dici una parola, sparisci per sempre.”