Captato un segnale intelligente nello spazio
IL telescopio Ratan-600, ubicato in Russia occidentale, ha captato un segnale di origine intelligente proveniente dallo spazio. Potrebbe trattarsi di un messaggio alieno.
Secondo gli scienziati russi, il segnale proverrebbe da un pianeta simile al nostro distante circa 94 anni luce dalla Terra. Il pianeta è dotato di una stella (Hd1644595) similare al Sole e presenterebbe tutte i requisiti dell’abitabilità.
Per quanto comunicato, attorno alla Stella ruoterebbe un solo pianeta, anche se la distanza tra i due corpi celesti è inferiore a quella tra Mercurio ed il Sole. Ciò, secondo alcuni, rende improbabile la presenza di forme di vita sul pianeta stesso. Ovviamente, parliamo di vita come noi la intendiamo. Ciò non esclude l’esistenza di fondamenti diversi da quelli a noi conosciuti. L’aspetto più curioso della faccenda è il fatto che il segnale è stato captato lo scorso anno, ma la notizia è arrivata solo oggi all’onore delle cronache: un membro dell’équipe dei ricercatori ha inviato via mail i dettagli della scoperta a pochi colleghi, e il fatto è poi rimbalzato su Centauri Dreams, un blog di divulgazione scientifica curato da Paul Glister.
“Il fatto che gli scienziati russi abbiano aspettato così tanto tempo prima di rendere pubblica la scoperta alla comunità scientifica è piuttosto strano”, ha commentato su The Verge Seth Shostak, a capo del Seti Institute, “Di solito, la prassi vuole che se si individua un segnale potenzialmente attribuibile a un’intelligenza extraterrestre, si cerca di far esaminare la sorgente il prima possibile da un’altra antenna. Ora potrebbe essere troppo tardi, anche perché trovare un segnale analogo a un anno di distanza è molto improbabile. Magari il segnale si è ripetuto subito dopo la prima rilevazione e ora non accade più”.
Al di là di questo appunto, comunque, il Seti si è messo subito al lavoro, puntando le grandi orecchie dello Allen Telescope Array, una serie di radiotelescopi a nordest di San Francisco, meno potenti di quello usato dai russi, verso HD164595. Per ora, comunque, non è ancora arrivato alcun segnale interessante. C’è da dire che al momento l’ipotesi di una natura extraterrestre del segnale è ritenuta altamente improbabile, anche perché il suo invio in tutte le direzioni spaziali avrebbe richiesto una potenza di 10 miliardi di miliardi di Watt. “Forse gli alieni hanno a disposizione tutta quest’energia”, ha spiegato ancora Shostak, “ma noi di sicuro no”. Anche l’ipotesi che gli alieni abbiano inviato il segnale solo verso la Terra sembra essere altrettanto improbabile dal punto di vista energetico: la potenza richiesta è comparabile a tutta quella attualmente utilizzata dal genere umano.
Fonte: segretiemisteri.com