Gli scienziati, utilizzando nuovi e sofisticati strumenti di ricerca, hanno scoperto pianeti in una galassia distante oltre 3,8 miliardi di anni luce dalla Terra.
Fino ad ora sono stati scoperti migliaia di mondi extrasolari all’interno della nostra galassia, ma l’individuazione di pianeti fuori dalla Via Lattea si è dimostrata impresa ardua ed infruttuosa.
Recentemente, i ricercatori dell’Università dell’Oklahoma hanno trovato prove dell’esistenza di circa 2.000 pianeti situati in una galassia a 3,8 miliardi di anni luce dalla Terra.
Le loro osservazioni si basano su un fenomeno conosciuto come “quasar microlensing” che fa sì che oggetti spaziali (come le galassie) particolarmente voluminosi agiscano come una lente – ingrandendo qualsiasi cosa ci sia dietro.
Approfittando di questo effetto, i ricercatori sono stati in grado di usare una galassia lontana per scrutare più da vicino un’altra galassia direttamente dietro di essa – consentendo di rilevare minuscole irregolarità indicative di pianeti canaglia (cioè pianeti che non sono stelle orbitanti).
“Questo è un esempio di quanto potenti possano essere le tecniche di analisi del microlensing extragalattico“, ha affermato il ricercatore Eduardo Guerras.
“Questa galassia si trova a 3,8 miliardi di anni luce di distanza, e non c’è la minima possibilità di osservare direttamente questi pianeti, nemmeno con il miglior telescopio che si possa immaginare in uno scenario fantascientifico.”
“Tuttavia, siamo in grado di studiarli, svelare la loro presenza e persino avere un’idea delle loro masse.”
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