CD47. Questa proteina potrebbe essere alla base di una rivoluzionaria terapia per la cura del cancro.
I ricercatori potrebbero aver trovato il Santo Graal nella guerra contro il cancro, un farmaco miracoloso in grado di uccidere le cellule di ogni tipo di tumore. E’ quanto riferisce il New York Post in un recente articolo.
Secondo Science Magazine, il farmaco agisce bloccando una proteina chiamata CD47, che essenzialmente invia il segnale di “non distruggere” il sistema immunitario.
Questa proteina è prodotta in cellule del sangue sane, ma i ricercatori della Stanford University hanno scoperto che le cellule tumorali producono una quantità eccessiva di proteina, segnalando al sistema immunitario di non distruggere le cellule dannose.
Partendo d queste basi, i ricercatori hanno elaborato un anticorpo che ha bloccato il CD47 del cancro, in modo da consentire al sistema immunitario di aggredire le cellule cancerogene.
Finora, i ricercatori hanno utilizzato l’anticorpo sui topi, ottenendo brillanti risultati sul cancro al seno, ovaio, colon, vescica, cervello, fegato e prostata. In ciascuno di quest casi, l’anticorpo ha costretto sistema immunitario dei topi ad uccidere le cellule tumorali .
In definitiva, i ricercatori di Stanford sembrano essere sulla buona strada per avviare la sperimentazione umana di una nuova efficace terapia contro il cancro, e molti pazienti si sono fatti avanti per partecipare alla sperimentazione.
Lo studio ha preso l’avvio dalle indagini svolte del Dott. Irv Weissman , che ha sviluppato un anticorpo che rompe i meccanismi di difesa del cancro nel corpo.
La proteina, chiamata CD47, dice al corpo di non “mangiare” le cellule tumorali, ma l’anticorpo messo a punto dal dottor Weissman blocca il CD47 e libera delle cellule immunitarie chiamate macrofagi, che sono in grado di “mangiare” le cellule mortali.
La nuova ricerca mostra che i macrofagi agiscono in modo intelligente e selettivo, segnalando le cellule cancerose alle cellule “killer T”.
Le cellule T poi ” imparano ” a dare la caccia ed attaccare il cancro.
Le implicazioni cliniche sulla lotta contro il cancro potrebbero essere determinanti e rivoluzionarie.
Sarebbe addirittura possibile elaborare un vaccino contro il cancro.
Poiché le cellule T sono sensibilizzate ad attaccare un particolare tipo di cancro del paziente, la somministrazione di anticorpi di blocco anti – CD47, in un certo senso potrebbe agire come una vaccinazione contro la specifica affezione tumorale che affligge il paziente.
Per il momento è comuque prematuro giungere a conclusioni definitive. Lo studio dovrà passare alla fase della sperimentazione umana. Solo a quel punto sarà possibile capire l’effettiva efficacia terapeutica, preventiva e curativa della scoperta.