ALLARME. LE RISORSE NATURALI DELLA TERRA SONO TERMINATE
IL PIANETA TERRA E’ AL COLLASSO. LE RISORSE NATURALI STANNO PER TERMINARE.
Meno di otto mesi nell’arco di un anno. E’ questo il margine di utonomia del nostro sistema produttivo: il 19 agosto entra in rosso. E’ l’overshoot day. Vuol dire che abbiamo prelevato più di quanto avevamo a disposizione fino a dicembre nel conto corrente del pianeta. Dal 20 agosto andiamo avanti indebitandoci, sottraendo beni e servizi al futuro perché gli ecosistemi non sono più in grado di rigenerarli. Piante, aria pulita, suolo fertile: ci stiamo mangiando anno dopo anno la dotazione che abbiamo ricevuto da una storia evolutiva durata oltre 3 miliardi di anni.
Peggio di noi il Giappone, (7 volte di più), e gli Emirati arabi (12 volte di più). Calcolando non il livello di efficienza delle singole economie, ma il rapporto tra consumi e risorse disponibili all’interno di un singolo paese, il deficit degli Stati Uniti viaggerebbe attorno al valore 2. Ma se lo stile di vita americano venisse esportato a livello globale, cioè se oltre 7 miliardi di persone consumassero come lo statunitense medio, sarebbe una catastrofe.
Già oggi, secondo i calcoli del Global Footprint Network, ci sarebbe bisogno di 1.5 Terre per produrre le risorse rinnovabili necessarie per sostenere l’improntaecologica dell’umanità. E, in base a una proiezione prudente, si arriverà a 3 pianeti prima della metà di questo secolo. “C’è bisogno non solo di un cambiamento tecnologico, ma anche di una svolta negli stili di vita”, osserva Roberto Brambilla, di Rete civica italiana. “Le aziende non possono più dirsi virtuose se si limitano a ridurre i propri consumi: devono mettere chi compra i loro prodotti in condizione di inquinare meno”.
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