L’enigma del teschio con un foro di proiettile

L’enigma del teschio con un foro di proiettile
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L’enigma  del teschio preistorico con un foro di proiettile.

Quasi un secolo fa, un minatore svizzero era alla ricerca di giacimenti di metallo nelle grotte calcaree di Kabwe, in Zambia, quando trovò un antico teschio databile tra 125.000 e 300.000 anni fà. Si tratta del primo fossile ad essere scoperto in Africa con caratteristiche di Homo sapiens. Ma la scoperta celava una sorpresa più grande: il cranio recava un piccolo foro di forma circolare che gli scienziati forensi riconducono all’azione di un proiettile ad altissima velocità. Il mistero è enfatizzato dalla scoperta di un altro cranio con esattamente la stessa caratteristica. Le due scoperte hanno condotto a speculazioni stravaganti ed articolate.

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Foto frontale e laterale del cranio

Il cranio trovato a Kabwe (noto anche come Broken Hill) ha attirato grande attenzione quando è stato scoperto. Secondo la Smithsonian Institution, si è inizialmente creduto che il teschio di Kabwe fosse il primo esempio in assoluto di una nuova specie di ominide chiamato Homo rhodesiensis. Successivamente gli è stata assegnata la classificazione di Homo heidelbergensis, anche se la ricerca più recente ha dimostrato che alcune caratteristiche mostrano analogie con l’Homo erectus, di Neanderthal ed il moderno Homo sapiens. Non è chiaro a chi appartenesse il cranio, ma è probabile si tratti di un incrocio tra le diverse specie di ominidi.
Il suo carattere ibrido e non univoco costituisce solo una delle misteriose caratteristiche del reperto. Il fatto più sorprendente, come accennato, è che il teschio sembra riportare un foro da proiettile nella regione occipitale sinistra, con elementi di frantumazione sul lato opposto. Questo suggerisce che il proiettile abbia perforato il lato sinistro, passando attraverso il cranio con una forza tale da frantumare completamente il lato destro. Stranamente, la presenza di queste caratteristiche altamente inusuali sono assenti dalle descrizioni del cranio di Kabwe sulla pagina web di Smithsonian, nonché nel Museo di Storia Naturale di Londra, anche se le loro foto descrivono chiaramente il foro nel cranio. Ora, sarebbe naturale supporre che il foro sia stato causato da una lancia scagliata ad alta velocità o da un giavellotto.  Tuttavia, un recente articolo su The Shields Gazette ha spiegato che le indagini scientifiche hanno dimostrato che ciò non è possibile.

“Quando un teschio viene colpito a bassa velocità da un oggetto, come una freccia, o lancia , produce le cosiddette cricche radiali o striature; cioè delle microfratture nell’attaccatura dei capelli vicini al luogo dell’impatto “, ha scritto The Shields Gazelle. “Nel caso di specie, non sono state individuate fratture radiali sul cranio di Neanderthal. In conseguenza, si è concluso che l’oggetto perforante deve aver avuto una velocità molto, molto più grande di quella di una freccia o di una lancia.”

Un medico legale tedesco è pervenuto ad una conclusione ancora più radicale – “il danno cranico dell’uomo di Rhodesian non può essere stato causato da qualsiasi cosa, ma solo ed esclusivamente da un proiettile “. Il ricercatore Rene Noorbergen, che ha indagato sul mistero, si dice pienamente d’accordo, affermando che “questa stessa caratteristica si riscontra in moderne vittime di ferite alla testa provocate da colpi da un fucile ad alta potenza.”
Se questo fosse vero, vorrebbe dire che a) il cranio non è antico così come si sostiene  b) l’antico teschio è stato utilizzato in tempi moderni, c) l’antico teschio è stato utilizzato in tempi antichi da una civiltà tecnologicamente avanzata. La prima e la seconda opzione sono scartate dal fatto che il cranio è stato trovato a 60 metri sotto la superficie: il che conferma che si trova lì da diverse migliaia di anni e non può essere stato accidentalmente colpito da uno sparo negli ultimi decenni. Residua solo la terza opzione. O ci sono altre spiegazioni alternative?
Prima di esplorare altre ipotesi, dobbiamo prendere in considerazione la scoperta di un altro cranio che aggrava ulteriormente il mistero. A migliaia di chilometri di distanza, lungo il fiume Lena in Russia, è stato scoperto un altro antico teschio riportante uno stesso identico foro nella regione occipitale. Il cranio apparteneva ad un auroch, una specie estinta di bovino vissuto tra 2 milioni ed i 4.000 anni fa. Come il cranio di Kabwe, il foro non presenta crepe radiali che deriverebbero da lance o frecce.

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Il teschio dell’auroch con un foro di proiettile nella parte frontale

Il cranio, che è ora in mostra al Museo di Paleontologia di Mosca, non può essere stato colpito da un proiettile in tempi moderni, perché la calcificazione attorno al foro mostra che l’auroch è sopravvissuto alla ferita per qualche tempo.
Sono emerse numerose ipotesi e speculazioni, da teorie radicali, come ad esempio l’idea proposta da The Shields Gazette (che qualcuno venuto dal futuro abbia usato armi da fuoco), alla tesi  più plausibile che i fori siano stati causati da schegge di un piccolo meteorite o qualcosa di simile.
Nei circoli di archeologia alternativa, la prospettiva più diffusa è che l’uomo antico potrebbe essere stato tecnologicamente molto sviluppato e che le traccie di tale progresso tecnlogico si siano disperse nel tempo fino a non lasciare traccia. Ma, è possibile che due società distinte, separate da migliaia di anni di storia, abbiano entrambe inventato armi da fuoco?
L’unico tentativo per sfatare le teorie alternative proviene dal sito Archeologico di Bad, che nega l’esistenza delle lesioni sulla parte destra del cranio. Essi sostengono che il foro è stato causato da agenti patologici o da un infezione del tessuto molle e che non si tratti di una lesione di tipo traumatico.
In questa fase, alcuna delle suddette ipotesi è supportata da prove adeguata, a meno che non siano scoperti altri fossili con lo stesso tipo di lesioni.


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