E’ di pochi giorni fa la notizia che Google ha avviato un programma finalizzato a costruire degli androidi umani con caratteristiche intelligenti.
La gestione del progetto “androidi umani” è stata affidata a Ray Kurzweil, ingegnere 66 enne, noto alle cronache per aver previsto, in tempi non sospetti, gli odierni sviluppi nel settore della tecnologia e dell’informatica. Tanto per intenderci, nel 1990 Kurzweil previde che entro dieci anni un computer sarebbe stato in grado battere il campione mondiale di scacchi. Cosa che in effetti avvenne quando, nel 1998, Garri Kasparov fu sconfitto da un computer Ibm. Sempre agli inizi degli anni ’90 (quando internet era ancora agli albori), Kurzweil affermò che il world wide web sarebbe diventato il più importante sistema di comunicazione del mondo. Insomma, Kurzweil è senza dubbio un ricercatore attento e lungimirante.
Androidi Umani
L’idea promossa da Google consiste nel creare, entro i prossimi quindici anni, degli automi con caratteristiche umane. Una parte dello studio è dedicata alla sintetizzazione vocale e allo sviluppo di tecnologie in grado di generare un linguaggio naturale. Altra parte rilevante è orientata al perfezionamento di un’intelligenza artificiale (AI) che possa raggiungere un livello simile a quello umano.
Kurzweil si spinge oltre e si dichiara certo dei risultati che potrà raggiungere. Afferma che a partire dal 2029 avremmo costruito degli androidi umani, anzi con caratteristiche superiori a quelle umane. Saranno più intelligenti di noi, proveranno emozioni, penseranno e saranno in grado di ricordare.
Tra pochi anni potremmo essere i creatori di esseri autonomi ed intelligenti. Androidi umani, creature che, probabilmente, non avranno neppure la consapevolezza di essere macchine e che, magari, in futuro saranno in grado di riprodursi e seguire un loro autonomo percorso evolutivo.
Vi viene in mente qualcosa? Si, avete indovinato, gli automi ed androidi umani che nasceranno nel futuro potremmo essere proprio noi, ancora nel presente o in un lontano e dimenticato passato.