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Analisi chimiche sull’ossario di Giacomo e la famiglia di Gesù

by admin
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Le analisi chimiche su un antico ossario di pietra riaccendono il dibattito sulla presunta tomba e famiglia di Gesù.

Nulla sembra suscitare maggiori polemiche nel campo della ricerca storica, archeologica e teologica più delle reliquie associate alla figura di Gesù. Nel 1970, fu ritrovato un ossario in pietra. Si ipotizzò potesse contenere le reliquie di Gesù di Nazareth. La questione ha acceso ed animato un dibattito pluridecennale.  Le analisi chimiche effettuate sull’ossario hanno riacceso la diatriba.  

Live Science riporta che il geologo Dr. Arye Simron ha completato una complessa analisi chimica sul luogo in cui è stato rinvenuto l’ossario, noto come  Ossario di Giacomo, unitamente a decine di altre tombe e reliquiari, comprese quelle di Talpiot.
I risultati corrispondono al terreno franato che aveva riempito la tomba di Talpiot ad oriente di Gerusalemme al momento della sua apertura nel 1980. Questi risultati sembrano collegare i frammenti ossei con la tomba dove sono sepolti i resti di persone che recano i nomi dei membri della famiglia di Gesù.
Si ritiene che l’ossario potrebbe essere stato estratto dalla tomba aperta fin dall’antichità. Si pensa che dopo il terremoto a Gerusalemme nel 363 dC, la terra rossiccia abbia sepolto i restanti ossari. La tomba è rimasta intatta fino a quando non fu riscoperta nel 1980.
L’Ossario di Giacomo, se provato autentico, sarebbe il primo collegamento archeologico e scientifico sull’esistenza fisica di Gesù. L’ossario reca un’iscrizione in aramaico che afferma”Giacomo, figlio di Giuseppe, fratello di Gesù.” Molti nomi trovati nella tomba di Talpiot corrispondono a nomi citati nella Bibbia sulla famiglia di Gesù.
Shimrom afferma, “Se questi dati  sono corretti, rafforzano l’ipotesi che la tomba di Talpiot sia a tutti gli effeti la tomba di Gesù di Nazareth
L’ossario è stato scolpito da un unico pezzo di calcare, tipico degli ossari usati dagli ebrei della Palestina del primo secolo. I cadaveri vennero lasciati in una grotta per un anno prima che le ossa venissero raccolte e sistemate all’interno.

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Iscrizione sull’ossario, recante la dicitura Gesù figlio di Giuseppe

La ricerca e le scoperte sono all base di ipotesi controverse. E’ forse possibile dimostrare che Gesù era una persona reale: un uomo storicamente esistito, sposato e con figli e poi morto, che lasciò dietro di sè tracce obiettive della sua esistenza cristallizzate nelle reliquie contenute nell’ossario. Gli scienziati ritengono che l’evento della resurrezione abbia valore esclusivamente simbolico.

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Ingrandimento dell’iscrizione sull’ossario di Giacomo

Molti cristiani credono che la vicenda della risurrezione di Gesù implichi semplicemente un’ascesa spirituale al cielo, mentre altri credono in una resurrezione in senso fisico, in cui Gesù lasciò la tomba fisicamente ed ascese al cielo con il corpo.
Altri storici e studiosi suggeriscono che Gesù non era una persona reale, ma il risultato di una miscela di insegnamenti morali e storie di altri personaggi storici del tempo, combinati in una singolare allegoria.
A gettare benzina sul fuoco, vi è la ricerca su un frammento di papiro egiziano, conosciuto come ‘Il Vangelo della moglie di Gesù‘. Il manufatto è dell’ottavo secolo d.c. e contiene riferimenti espliciti  sul fatto che Gesù fosse sposato. Inoltre, un antico manoscritto conosciuto come “Il Vangelo Perduto“, rinvenuto presso la British Library e risalente a quasi 1500 anni fa, afferma che Gesù sposò Maria Maddalena ed aveva due figli, con i loro nomi e la discendenza riportata in dettaglio nel testo.
L’ossario è stato al centro di ipotesi di falsificazione. L’Israel Antiquities Authority (IAA) aveva cercato di dimostrare che la struttura è stata forgiata da un collezionista di oggetti antichi, Oded Golan, ma hanno fallito nel loro tentativo. Si sostiene inoltre, che l’articolo è stato danneggiato dal governo israeliano, prima di essere restituito al suo proprietario.
Golan acquistò l’ossario per una miseria nel 1970, da un antiquario di Gerusalemme Est. Venticinque anni prima, il professor Andre Lemaire sottolineò l’incredibile importanza delle lettere incise sul lato. È quindi sorprendente che l’oggetto diventò subito il centro di un caso giuridico di alto profilo. Infatti,successivamente ad alcune verifiche, Golan venne arrestato e sottoposto a processo. Se il reperto è autentico, come la Corte ha stabilito, vi sono prove convincenti che Gesù aveva un fratello e sarebbe il primo oggetto mai trovato della famiglia di Gesù.
Gli storici rimangono scettici sui risultati delle analisi scientifiche, e attendono la pubblicazione di ulteriori approfondimenti.

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